lunedì 28 gennaio 2019

Nella polemica stabiese sulla Shoah mi avete fatto tutti abbastanza schifo

Devo dirlo, Ernesto, riesci sempre a tirare il peggio dalla testa e dalla pancia delle persone, anche e soprattutto quando chi ti attacca far il perbenista. 

Per l'ennesima volta tu sei stato eccezionale, facendo lo slalom fra frasi sul nazismo che si prestano a interpretazioni ambigue e visioni storiche del fascismo quanto meno confutabili. Tuttavia i tuoi oppositori comunisti, nel gioco delle parti "destra contro sinistra", si sono comodamente messi ad attaccarti sulla parte più pirotecnica del tuo assurdo post su Facebook, quella del "fascino del nazismo", dove hanno ben potuto fare la solita stancante tarantella del "Castellammare medaglia d'oro", "fascista schifoso" e " #Resistenza".

Troppo facile e troppo comodo, appunto. Permette solo di far finta di fare i conti con la storia.
Io invece voglio parlare del tuo tentativo - quello sì poco ambiguo e molto vergognoso allo stesso tempo - di voler rendere estraneo il fascismo all'antisemitismo e al razzismo. No, caro Ernesto, voler far passare le leggi razziali come una mera imposizione del nazismo è una falsità. Senza dubbio, la Germania di Hitler promuoveva presso i suoi alleati l'adozione di queste leggi, ma se il fascismo le avesse adottate "solo perchè doveva", mi spieghi allora perchè vi fu un attivismo nell'Italia di quegli anni non solo ad applicarle, ma anche a spingersi oltre e a pubblicare la famigerata rivista "La difesa della Razza", a fare una propaganda così convincente da fomentare il popolo italiano e portare i nostri nonni e bisnonni a scrivere sulle vetrine dei loro negozi che gli ebrei non potevano entrare? Era per forza necessario, se il fascismo non fosse stato antisemita o razzista, fare il censimento degli ebrei tramite la creazione dell'istituto "Demorazza"? Il fascismo era così forte e "glorioso" e poi era costretto da qualche "nazistello" a istituire un ente come il "Tribunale della Razza"?


 No, Ernesto, il fascismo fu complice e tu sei un disonesto a voler dire il contrario. Disonesti d'altra parte sono stati tutti quei comunistelli che hanno preferito attaccarti nelle tue ambiguità sul nazismo e sulla glorificazione del fascismo, ma che poco o niente hanno detto sulla complicità del fascismo nell'antisemitismo e nel razzismo. 
Sono colpevoli e vergognosi prima di tutto moralmente perchè il 27 gennaio ha come valore proprio la lotta ad ogni tipo di razzismo, mentre nel loro prendersela con te hanno l'hanno messo all'angolo e hanno preferito fare come al loro solito i radical chic, preferendo i soliti vuoti e pietosi slogan di #resistenza e partigianeria che si addicono al 25 aprile...forse...
Soprattutto, sono stati colpevoli di aver taciuto sulla complicità del fascismo nell'antisemitismo e redo che ciò sia dovuto alla loro imbarazzante consapevolezza che anche il comunismo fu - prima, durante e dopo quel periodo - complice nell'antisemitismo e nel razzismo!
Come fa un comunista ben istruito come Tonino Scala, ad esempio, a poterti attaccare su un aspetto del genere, quando l'aderente al Manifesto della Razza nonchè presidente del Tribunale per la Razza, Gaetano Azzariti, vide fra i suoi riabilitatori lo stesso Palmiro Togliatti, che lo prese come suo collaboratore al Ministero della Giustizia nel 1945, permettendogli poi di essere nominato dal presidente della Repubblica Gronchi addirittura come presidente della Corte Costituzionale?

Come può un comunista fare il duro e puro in questo campo, quando la stessa Unione Sovietica e vari suoi satelliti costringevano all'assimilazione gli ebrei e altre minoranze? Gli ebrei ai tempi dell'URSS erano additati come i "cosmopoliti senza radici", gli amici del capitalismo (mentre i nazifascisti li definivano complici dei bolscevichi). Seppure con qualche campo in meno, ma con qualche pogrom di troppo, il comunismo è stato a sua volta antisemita e razzista. Basta guardare oggi certi conflitti ancora esistenti nell'ex Unione Sovietica, dove certi confini sono stati disegnati ai tempi di Stalin per dividere le nazioni e le etnie per farle scannare fra loro. Basta sentire le storie degli ebrei che sono scappati dall'URSS e dai suoi satelliti, storie di umiliazioni e costanti discriminazioni. Il comunismo è stato imperialista e razzista tanto quanto lo sono stati il nazismo, il fascimo e il liberalismo di certi Stati come la Francia che mentre conquistavano una colonia, processavano arbitrariamente anche qualche ebreo con false accuse di spionaggio. 
Caro Ernesto, Caro Tonino, cari tutti, fermiamoci un attimo con i distinguo, con la retorica ridondante e soprattutto con la lotta fra il bene di cui tutti ci vogliamo vestire e il male che vogliamo sempre cucire sugli altri. 
Tutte le ideologie classiche si sono sviluppate nello stesso periodo in cui l'antisemitismo e il razzismo hanno toccato il culmine, venendone infettate in un modo o nell'altro e con diverse declinazioni, quindi ha poco senso fare le tarantelle come quelle che abbiavo visto in questi giorni sui giornali.
 Ci sono stati studiosi e attivisti non bianchi come Stuart Hall, Frantz Fanon ed Edward Said che hanno dovuto prendere di petto tutti voi che vi pavoneggiate nelle vostre ideologie ed hanno cercato di mettervi allo specchio, mostrandovi quanto razzismo ci sia nelle vostre parole e nei vostri silenzi, anche quando vi atteggiate a fanatiche forze del bene in difesa di popoli e cause che non sono le vostre. Vi siete accusati fra voi di ignoranza, ma io vi invito vivamente a leggere qualcosa degli autori che ho appena citato...e se ne avete già letto qualcosa, vi invito caldamente a rifarlo.
E sempre sul razzismo delle vostre ideologie e dei giochi di parte, vi chiedo di porvi un dubbio: sia i fascisti che i comunisti sono sempre a favore della causa palestinese e contro Israele. Dentro di voi, siete sicuri che ciò sia dovuto a una lotta per i diritti umani...o lo fate perché sotto sotto le ideologie che vi hanno trasmesso gli slogan e le diverse posture del braccio alzato, vi hanno lasciato ancora un po' di ribrezzo verso gli ebrei? È una domanda lecita, considerando la storia da cui tutti veniamo. Sarebbe altrettanto lecito fermarsi e nel silenzio delle nostre case renderci conto quanto facciamo tutti abbastanza schifo a non voler riconoscere in noi il male e nel volerlo rumorosamente addossare agli altri.
Vi saluto con una canzone di Franco Battiato, che proprio sui germi del fanatismo e dell'imperialismo e sulle perversioni che essi portano ci vuole far riflettere.