sabato 20 luglio 2013

Usiamo bene l'area di crisi

Buone notizie: 150 milioni di euro in arrivo per la Campania per la gestione di cinque aree di crisi, fra cui Castellammare di Stabia.
Inutile immaginare che i fondi saranno spesi per Terme e Fincantieri, ma siamo sicuri che basti a Castellammare?
Se le risorse lo permettono, io credo che si debba pensare in una prospettiva di più ampio raggio e con un piano che crei sul territorio qualcosa di nuovo nelle aree industriali dismesse dove di sicuro non si può sentir parlare di turismo (vedi Moscarella e Savorito).
Probabilmente l'imprenditoria locale non dispone dei mezzi sufficienti a far partire da sola un nuovo comparto industriale, ma cosa ne pensate di qualche politica volta ad attirare investimenti esteri?
Si potrebbe provare ad seguire il seguente schema:

1) Rivolgersi ad un consulente che indichi dove trovare aziende internazionali intenzionate a costuire nuovi impianti;
2) contattare le aziende e provare ad aprire negoziati;
3) utilizzare i fondi dell'area di crisi (possibilmente in coordinamento con quelli del Fondo Sociale Europeo) per eventuali adeguamenti alle strutture da destinare alla nuova produzione e per formare la manodopera specializzata locale in collaborazione con le università campane e gli istituti tecnici stabiesi;
4) fare in modo che le burocrazie locali non siano di intralcio, ma al contrario siano celeri nell'erogazione di permessi o di altri atti;
5) stabilire eventualmente delle joint venture con l'imprenditoria locale anche al fine di non rischiare troppo una futura delocalizzazione.

Un'azione del genere potrebbe essere molto utile per andare oltre la semplice salvaguardia dei posti di lavoro pre-esistenti e credo che per il partito, soprattutto in qualità di sorvegliante principale della maggioranza, sia doveroso muoversi in questa direzione e dimostrare che lo sviluppo non si crea solo tappando le falle delle emergenze.

Piccola nota di fondo: questa è la seconda volta che Castellammare viene dichiarata area di crisi e riceve dei fondi. La prima volta successe negli anni '90 ed i soldi furono destinati alla ristrutturazione della reggia. A distanza di quasi 20 anni quel provvedimento non ha ancora dato i benefici sperati. Questa volta cerchiamo di fare di meglio.

martedì 16 luglio 2013

L'esercito di 'sti cazzi!

Chi legge il mio blog lo sa: io trovo molto, molto negativo il culto sfrenato della persona e il reggere l'identità, specie di un partito, sulla persona e non sull'idea. Per carità, una guida carismatica in un movimento serve sempre perchè le idee devono essere esposte nel migliore dei modi per farsi capire dagli elettori, ma da qui a sostituire la persona all'idea ce ne passa molto. E' inutile dire che nel PDL attualmente la persona la fa da padrone e che per molti (troppi) l'idea è offuscata dalla fulgida luce del volto sacro. Forse qualcuno si è reso finalmente conto che la persona non basta in certe situazioni (vedi ballottaggi delle ultime amministrative) e che bisogna strutturare un partito basato sul duro lavoro e sulle idee, ma c'è una schiera di persone, 19407
metre scrivo, che a quanto pare sono prese da una imbarazzante estasi silviana.
Sto parlando dell'Esercito di Silvio, la nuova trovata di certa gente che ha deciso di imbracciare le armi a difesa del cavaliere. Una cosa a mio avviso imbarazzante, insensata e da lacchè. Se ho capito bene qualche tempo fa alcuni tizi del Nord Italia si svegliano una mattina e decidono che la terribile magistratura rossa deve essere fermata in prima persona da loro (come? ancora non si capisce) e dopo aver messo insieme qualche circoletto locale di qualche organizzazione filoberlusconiana dalla dubbia presenza di membri, creano l'esercito di Silvio. Si ci può anche arruolare e dirigere reggimenti territoriali semplicemente tutto iscrivendosi al sito internet. Insomma, basta VFP1 e gli stage di "Vivi le Forze Armate": arruolati nel glorioso esercito di Silvio.
Ora, scherzi a parte, vorrei invitare chi conosce me e le persone con le quali faccio politica a non confonderci con questa gente, la quale probabilmente non ha mai fatto politica sui territori e che intende la politica come una sorta di incantesimo di piacere nella presenza di Berlusconi.
Queste persone sono la prova provata che la pratica discorsiva del culto della personalità, del capo da difendere a tutti i costi, della magistratura malvagia ha funzionato almeno in parte e ciò rende la possibilità di avviarsi verso una destra vera, all'inglese o alla tedesca, una cosa molto lontana.
Potrei continuare per molto a descrivere la mia vergogna a vedere questo abominio, ma preferisco fare solo una piccola riflessione alla quale spero che qualcuno del partito possa rispondere:

Questo esercito di Silvio serve veramente a qualcosa, oltre che ai fondatori per mettersi in mostra?
Dovrebbe per caso intimidire qualche magistrato?
Deve forse far sentire zio Silvio meno solo? (e che diavolo, ha comunque un partito con sè).
Siamo sicuri che una cosa del genere, dati i suoi tratti grotteschi, non ci porti via dei voti, invece di farcene guadagnare?
Non si corre il rischio che qualche sconosciuto sui nostri territori possa andare fuori controllo e farci fare qualche figuraccia?


A proposito dell'ultima domanda, qualcuno mi spiega chi è la signora Simona di Matteo? E' a capo del reggimento stabiese (di cui suppongo sia l'unico componente) e su Facebook abbiamo solo quattro amici in comune: Bobbio, Stabiachannel e due negozi. Posto che Bobbio è amico di quasi tutta Castellammare su FB, mi pare che la signora non sia interna ad alcuna struttura di partito e non l'ho vista durante nessuna campagna elettorale.... se un giorno decidesse di fare qualche strana iniziativa, come lo potremmo venire a sapere in tempo per bloccarla?