domenica 29 dicembre 2013

Due anni di AUDE, ci avresti scommesso?

Tutto partì nel settembre del 2011 quando una persona cercò di coinvolgerci per fondare un'associazione che in realtà voleva essere qualcosa di ben diverso da un'associazione. Ce ne rendemmo conto abbastanza in tempo da limitare i danni e, lasciata perdere quella persona, decidemmo di fondare un'associazione vera e seria.
Decidemmo di darle il nome di AUDE, che in latino significa "osa" ed il nostro motto fu ed è "gutta cavat lapidem" (la goccia scava la pietra).
decidemmo che lo scopo dell'associazione fosse quello di promuovere il patrimonio culturale stabiese sia tangibile che intangibile. Che si trattasse delle tradizioni marinare, delle chiese o delle maestranze gastronomiche, tutto andava sostenuto e valorizzato.
Cominciammo con cose piccole: inzialmente tenemmo una serata di beneficenza per l'Epifania del 2012 nel Museo Diocesano e poi partecipammo alle feste pubbliche dei marinai e dei veterani stabiesi, ma dall'aprile del 2012 cominciammo ad impegnarci di più e con altre associazioni e movimenti organizzammo "Ritorno al Centro Storico", una mostra mercato tenutasi a Piazza Orologio dove organizzammo diverse visite guidate gratuite fra i vicoli e le chiese del quartiere. In quell'occasione presentammo anche la bozza di una guida del Centro Storico che avremmo stampato nel 2013, ma di quello parlerò dopo. Finita quell'esperienza, il nostro impegno continuò e partecipammo alla campagna dei Luoghi del Cuore, per la quale contribuimmo a raccogliere 1000 firme per il restauro e la valorizzazione del parco di Fontana del Re a Quisisana.
arrivò l'autunno del 2012 ed il nostro impegno per la valorizzazione di Castellammare di concentrò anche su un'altra nobile tradizione: il commercio. Nel tentativo di promuovere anche così la Città delle Acque, producemmo assieme all'ASCOM un depliant che distribuimmo in 30000 copie a dicembre sui Monti Lattari, nell'interland stabiese e nei paesi vesuviani per convincere la gente a non spendere solo nei centri commerciali.
Finita questa esperienza che mise a dura prova le nostre forze, entrammo nel circuito dell'Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo e partecipammo ad inizio febbraio alla prima maratona Stabiaequa regalando agli atleti che tagliavano il traguardo i tipici biscotti di Castellammare.
Pochi giorni dopo voltammo lo sguardo anche alla storia italiana ed organizzammo presso l'ITIS una conferenza in ricordo delle foibe dove più di cento ragazzi ascoltarono le parole di un sopravvissuto alla strage dell'Istria.
La collaborazione con l'ASCOM del 2012 fu molto apprezzata ed il coordinamento guidato da Jonny de Meo decise di coinvolgerci nella edizione della Provincia in Vetrina che si tenne a marzo del 2013. Avemmo un gazebo tutto per noi nel quale vendevamo per il biscottificio Riccardi i suoi prodotti, ma organizzammo di nuovo visite guidate gratuite al Centro Storico.
Data la nostra sensibilità a certi temi e vista la nostra mission, il mese successivo facemmo da guida, sempre nel centro storico, per i ragazzi disabili dell'Aliante, facendogli vivere un simpatico pomeriggio fra arte e storia.
Passata l'estate, a settembre tornarono le navi da crociera nel porto stabiese e venimmo coinvolti nell'organizzazione del comitato d'accoglienza per i turisti. Fra infopoint, visite guidate, acqua e biscotti regalati, non passò inosservata la guida tascabile del Centro Storico che già tempo prima avevamo preparato ma che solo in quell'occasione stampammo.
Mentre scrivo questo post si è da poco conclusa l'ultima esperienza della nostra associazione: SaporStabia, un percorso enogastronomico e culturale che abbiamo tenuto per tre giorni nella Cattedrale, nel Museo Diocesano, nella chiesa del Purgatorio e nella chiesa del Gesù, iniziativa che oltre a far riscoprire tradizioni culinarie varie, ha portato anche gente esterna a Castellammare, dandoci una enorme soddisfazione.
Non so se 2 anni fa avremmo immaginato possibile tutto ciò, ma guardando indietro credo che ciò che ha dato ad un gruppo di ventenni la forza e la determinazione di fare così tante cose è dovuta al fatto che ci siamo resi conto che nonostante tutti i problemi che questa città vive, ripartire dall'arte e dalla cultura è un mezzo di riscatto valido e necessario, al fatto ch abbiamo avuto una guida seria e matura in Catello Cascone e sono anche sicuro che molto di quanto fatto è stato anche dovuto alla possibilità di rapportarci ad altre realtà come l'Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo gestita da Osvaldo Conte e l'ASCOM guidata da Jonny de Meo con Antonio Vanacore, Nino Cavaliere, Enzo Meglio e Antonio Quaglia (vanno anche citati  Giulio Clemente e Umberto Coppola che da consiglieri ci hanno dato spesso un grosso aiuto), ma anche Nadio de Rosa del Garden Club, Gerarda Cimmino del Museo Dicesano e Don Antonio Cioffi.
Per il futuro? Spero che riusciremo a fare ancora tante cose belle per la nostra città e soprattutto che anche con la nostra opera si torni a parlare di tutti i tesori nascosti stabiesi, intanto invito tutti coloro che vogliono unirsi nella nostra azione a non esitare.